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Addebitata in novembre l’imposta di registrazione del contratto per il 2022

Addebitata in novembre la quota a carico degli inquilini
dell’imposta annuale di registrazione del contratto per il 2022

 

Venezia, 19 ottobre 2022  –  Nel bollettino per il pagamento dell’affitto del mese di novembre è stata addebitata, oltre al canone di locazione ed eventuali altre spese, anche la metà dell’imposta di registrazione del contratto per l’anno in corso.

L’Ater di Venezia precisa che tale imposta – a carico degli inquilini per il cinquanta per cento e dell’Ater per la rimanente metà – si riferisce al 2022. Nel bollettino di luglio era stata addebitata la quota relativa al 2021, in quello di maggio la quota relativa al 2020.

La ragione degli addebiti ritardati e ravvicinati deriva dalle modifiche determinate dalla nuova legge regionale (L.R. n.39/2017), per cui i “vecchi” contratti sono stati tutti trasformati. L’Ater ha dovuto pertanto – in accordo con l’Agenzia delle entrate – registrare circa settemila contratti con una procedura manuale, giungendo nei primi mesi di quest’anno a riallinearsi con le precedenti annualità.

Riassumendo, gli inquilini hanno pagato nel 2020 (in qualche caso all’inizio del 2021) la metà a loro carico dell’imposta del 2019. Nel 2021 non hanno pagato nulla. Nel maggio 2022 la metà dell’imposta relativa al 2020 e nel luglio 2022 la metà relativa al 2021. Adesso, novembre 2022, è stata addebitata la metà dell’imposta relativa al 2022. Nel 2023 i pagamenti torneranno con la regolare periodicità annuale.

Si ricorda che l’imposta è calcolata sul canone di locazione effettivamente dovuto al momento della registrazione del contratto. Se in quel momento, a causa della mancata presentazione dell’Isee, all’inquilino viene addebitato il canone massimo maggiorato del dieci per cento, l’imposta sarà calcolata su quell’importo, quindi più onerosa. Una ragione di più per presentare l’Isee all’inizio dell’anno e comunque prima della scadenza indicata dall’Ater.

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